Come sviluppare un sito dalle Prestazioni impeccabili

Oggigiorno un sito web veloce non è più un lusso, ma una necessità. Immagina le tue pagine web come una porta d’ingresso digitale al tuo business. Se quella porta si apre lentamente, i visitatori potrebbero girare sui tacchi e cercare altrove. Fortunatamente, strumenti come PageSpeed Insights di Google ci offrono un mezzo per analizzare e ottimizzare le prestazioni dei siti web. Ma, al di là della mera diagnosi, come possiamo prevenire i problemi e sviluppare un sito dalle prestazioni impeccabili.

Introduzione a PageSpeed Insights

PageSpeed Insights, uno strumento gratuito fornito da Google, è diventato l’alleato di fiducia di molte aziende che aspirano a raggiungere l’eccellenza nelle prestazioni web. Non si limita a fornire una semplice “valutazione” delle prestazioni di una pagina: va ben oltre, analizzando il contenuto e suggerendo interventi ottimali. Fornisce, inoltre, una visione distintiva delle prestazioni sul desktop rispetto ai dispositivi mobili, consentendo agli sviluppatori di affinare la loro strategia di ottimizzazione.

Analisi e metriche chiave di PageSpeed

Utilizzare PageSpeed Insights è come fare una radiografia del tuo sito. Ti dà una panoramica chiara delle sue prestazioni attuali e ti indica dove intervenire. Ecco alcune metriche fondamentali che dovresti conoscere:

FCP (First Contentful Paint)

Rappresenta il tempo impiegato dalla tua pagina a mostrare il primo elemento di contenuto al visitatore.Ciò potrebbe includere qualsiasi elemento visivo: testo, immagini o anche un’icona. Ad esempio, se un visitatore apre il tuo sito e il primo elemento che vede è l’immagine del tuo logo dopo 1,5 secondi, quel tempo rappresenta l’FCP. Un FCP rapido è essenziale perché indica all’utente che il sito sta rispondendo e che il caricamento è in corso.

LCP (Largest Contentful Paint)

Questa metrica misura quanto tempo ci vuole per visualizzare il blocco di contenuto più grande visibile nella viewport. Supponiamo che tu abbia un’immagine di sfondo accattivante sulla tua pagina principale: se questa immagine impiega 3 secondi per essere completamente visibile, quel tempo è il tuo LCP. È fondamentale monitorare il LCP perché un ritardo qui potrebbe suggerire problemi con la consegna di risorse o problemi di server.

FID (First Input Delay)

Valuta il tempo tra il primo input dell’utente (come cliccare su un link o un pulsante) e la risposta del browser. Immagina che un utente tenti di aprire un menu a discesa sul tuo sito: se ci vogliono 200 millisecondi perché il menu inizi effettivamente a mostrare le opzioni dopo il clic dell’utente, quel tempo è il tuo FID. È fondamentale per l’interattività del sito; un FID elevato potrebbe allontanare gli utenti, facendo loro pensare che il sito sia “rotto” o non risponda.

CLS (Cumulative Layout Shift)

Indica le volte in cui gli elementi della pagina si spostano in modo inaspettato durante la navigazione. Ad esempio, stai leggendo un articolo e improvvisamente un’immagine o un annuncio si carica più in alto, spostando il testo che stavi leggendo. Questo spostamento, che può essere frustrante per gli utenti, contribuisce al tuo punteggio CLS. È un indicatore della stabilità visiva, e mantenere un CLS basso garantisce una navigazione fluida e senza intoppi.

Con una comprensione approfondita di queste metriche, sei ben attrezzato per affrontare le sfide della performance del sito e garantire un’esperienza utente di primo livello.

I problemi più comuni e come risolverli

Molte di queste problematiche sono frequenti perché derivano da decisioni comuni nel design, nella scelta delle risorse o nella gestione del sito. Talvolta, possono anche scaturire da trend del web design o dall’uso di piattaforme e plugin popolari che, se non configurati correttamente, possono influire negativamente sulle prestazioni. Di seguito, esploreremo alcune di queste sfide comuni e forniremo suggerimenti pratici su come affrontarle efficacemente.

1. Immagini non ottimizzate

Dato influenzato: Largest Contentful Paint (LCP).

Le immagini ad alta risoluzione possono avere dimensioni di file enormi, che a loro volta possono rallentare notevolmente i tempi di caricamento delle pagine.
Utilizza strumenti di compressione delle immagini come TinyPNG o Compressor.io e converti le immagini in WebP: un formato di immagine moderno che offre una compressione superiore per le immagini sul web. Convertire le tue immagini in WebP può portare a una diminuzione significativa delle dimensioni del file, migliorando quindi le prestazioni. Assicurati di avere versioni differenti delle tue immagini per dispositivi desktop e mobile in modo da evitare che vengano tagliate.

2. Javascript bloccante

Dati influenzati: First Input Delay (FID) e Largest Contentful Paint (LCP).

JavaScript (JS) è uno degli elementi fondamentali di molti siti web moderni, rendendoli interattivi, funzionali e dinamici. Tuttavia, se non gestito correttamente, può diventare un serio impedimento per le prestazioni del sito. Quando parliamo di “JavaScript bloccante”, ci riferiamo a quegli script che, quando vengono caricati, bloccano il rendering della pagina fino alla loro completa esecuzione. Questo può risultare in una perdita di secondi preziosi per l’utente, che vede una pagina bianca invece del contenuto desiderato.

Come risolverlo?

  1. Rinvia l’esecuzione: Puoi “rinviare” gli script, cioè dirgli di caricarsi solo dopo che il resto della pagina ha terminato il rendering. Questo si fa aggiungendo l’attributo defer al tag script.
  2. Asincrono: Un altro approccio è rendere lo script “asincrono” con l’attributo async. Ciò significa che lo script verrà caricato in parallelo al parsing della pagina, ma non blocca il rendering come lo fa uno script normale.
  3. Ottimizza e minimizza: Riduci la quantità di JS o suddividi il tuo codice in chunk più piccoli, caricando solo ciò che è essenziale per la visualizzazione iniziale e ritardando il resto.
  4. Utilizza Content Delivery Networks (CDNs): Un CDN può servire il tuo JavaScript da una posizione geograficamente vicina all’utente, riducendo i tempi di attesa.

3. Caching inadeguato

Dato influenzato: Time to First Byte (TTFB).

Il TTFB è una metrica che misura il tempo trascorso tra la richiesta di un utente di accedere a una pagina web e il momento in cui il server inizia a inviare i primi byte di dati in risposta. Un TTFB elevato indica che c’è stato un ritardo significativo prima che il server inizi a rispondere, il che può essere dovuto a vari motivi.

Il caching è fondamentale per la velocità e l’efficienza di un sito, soprattutto quando parliamo di WordPress, una piattaforma che, pur essendo estremamente flessibile, può diventare lenta se non ottimizzata correttamente. Gestire il caching su WordPress richiede attenzione particolare data la natura dinamica della piattaforma e la presenza di temi, plugin e contenuti che possono variare nel tempo.

Pensiamo ad un blog su WordPress che pubblica un articolo al giorno. Senza un caching efficace, ogni volta che un lettore visita il blog, il server deve elaborare nuovamente la richiesta, rallentando l’intera esperienza, anche se l’articolo e molte altre risorse (come immagini, CSS, JS) non sono cambiati dall’ultima visita.

Soluzione
Imposta un caching adeguato per risorse come immagini, CSS e script JS. Usa plugin o estensioni specifiche del tuo CMS o piattaforma hosting per gestire il caching in modo efficiente.

Ci sono numerosi plugin specifici per WordPress che facilitano la gestione del caching. Alcuni dei più popolari includono W3 Total Cache, WP Super Cache e WP Rocket. Una volta installati, è essenziale configurarli correttamente seguendo le linee guida fornite e testando la velocità del sito dopo le modifiche.

4. Server lenti o configurazione inadeguata

Dato influenzato: Time to First Byte (TTFB).

Uno dei fattori più influenti sulla velocità di un sito web è la reattività e l’efficienza del server su cui è ospitato. Quando si parla di un “server lento”, ci si riferisce a una serie di problemi che possono ritardare la risposta di un server alle richieste dell’utente.

Un server lento o mal configurato può essere il colpevole dietro i tempi di caricamento lenti.
Soluzione: Valuta l’opportunità di passare a un hosting di qualità superiore o considera l’utilizzo di un Content Delivery Network (CDN) per distribuire le risorse del tuo sito più vicino ai tuoi utenti.

Cause principali:

  • Overloading: Se ci sono troppe richieste contemporaneamente al server, questo può causare un sovraccarico, riducendo la sua capacità di rispondere prontamente.
  • Configurazione inadeguata: La mancanza di risorse, come RAM insufficiente o CPU non ottimizzata, può influire negativamente sulle prestazioni del server.
  • Software del server non ottimizzato: Software come Apache o Nginx devono essere correttamente configurati. Una cattiva configurazione può causare rallentamenti.
  • Distanza fisica: La distanza tra il server e l’utente può influenzare il tempo di risposta. Ad esempio, se un utente in Europa cerca di accedere a un sito ospitato in Australia, potrebbero verificarsi dei ritardi.
  • Problemi di hosting: La scelta di un provider di hosting economico può sembrare conveniente, ma spesso questi host condividono risorse tra molti siti, causando possibili colli di bottiglia.

Risolvere il problema:

  • Valuta il tuo hosting: Considera di passare a un provider di hosting più performante o a un piano di hosting superiore se il tuo sito riceve molto traffico.
  • Usa un Content Delivery Network (CDN): Un CDN può distribuire il contenuto del tuo sito da server ubicati in tutto il mondo, garantendo che gli utenti ricevano dati dal server più vicino a loro.
  • Ottimizza la configurazione del server: Assicurati che il software del server sia configurato correttamente e che il server abbia risorse adeguate per gestire il traffico.

5. Font esterni

Caricare font da risorse esterne può rallentare la tua pagina.
Limita il numero di stili e pesi del font che usi e considera l’hosting dei font direttamente sul tuo server. Usa lo strumento font-display: swap per garantire che il testo venga visualizzato immediatamente con un font di sistema, mentre il font scelto viene caricato in background.

Risolvere queste problematiche comuni non solo migliorerà il punteggio di PageSpeed Insights del tuo sito, ma fornirà anche un’esperienza utente notevolmente migliore, riducendo i tempi di attesa e minimizzando le frustrazioni. Con uno sforzo proattivo e costante, puoi garantire che il tuo sito web rimanga veloce, reattivo e pronto a convertire.

Sei pronto a ottenere un sito dalle prestazioni impeccabili?

Ogni dettaglio può fare la differenza quando si tratta delle prestazioni del tuo sito web. E ricorda, un sito web veloce e reattivo non solo migliora l’esperienza dell’utente ma anche la tua visibilità sui motori di ricerca. Non lasciare che problemi tecnici oscurino il valore del tuo contenuto e limitino il tuo successo online. Se desideri un’analisi dettagliata e consigli su come ottimizzare ulteriormente il tuo sito web, prenota una consulenza gratuita con il nostro team di esperti. Sarà un piacere aiutarti a scatenare il vero potenziale del tuo sito.

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